La MILF si scopa il bello della palestra e il parroco del paese

Caterina la milf e il parroco

Caterina vuole rimettersi in forma per il marito ma alla fine scopre che può avere molto di più.

Caterina era una casalinga mamma di tre figli.
Dal momento che tutti iniziarono la scuola, Caterina si ritrovò con molto tempo libero a disposizione.

Lei e il marito, Giosuè, avevano scopato come conigli dai tempi del college e nei primi anni del loro matrimonio, ma ultimamente il sesso aveva iniziato a diventare raro. Caterina sospettava che Giosuè avesse una relazione, ma cercò di respingere questo pensiero.

La sua migliore amica, Susi, ogni tanto le dava un po’ di sollievo sessuale facendole squisiti cunnilingus, ma a Caterina mancava un grosso cazzo duro e quindi si dava alla masturbazione quotidiana per sopperire la mancanza.

Caterina non si rese conto che proprio Susi aveva una relazione con Giosuè, e scopavano così tanto che Giosuè alla fine non aveva molto da offrire a Caterina.

Caterina pensò che la colpa era sua, si era trascurata molto mentre cresceva i bambini e non era più così attraente per Giosuè.Doveva tornare in forma. Decise così di iscriversi nella palestra del paese.

Pochi giorni dopo aver iniziato il corso in palestra e dopo il suo allenamento mattutino, diversi uomini, mentre erano nella doccia, stavano discutendo della nuova donna sexy che si era recentemente iscritta alla palestra.

La maggior parte di loro, mentre ne parlavano si accarezzava il cazzo e se lo faceva diventare duro.
Il ragazzo più arrapato di tutti, Alfredo, schizzò in aria un grosso carico di sborra che colpì Bruno sul torace e sull’addome.

“Santa merda Alfredo, sei più scoppiettante di un petardo”, disse Bruno.
“Sì, lei mi arrapa talmente tanto che succhierei volentieri il cazzo del suo maritino pur di avere la possibilità di scoparmela”, rispose ridendo Alfredo.
“Hey Alfredo, se sei così eccitato da succhiare un cazzo, vieni sopra di lei”, aggiunse una voce dall’angolo della doccia.

L’attenzione di tutti si spostò all’angolo della doccia dove si trovava il reverendo padre Tommaso della parrocchia di Santa Cecilia, che stava sfoggiando la sua erezione mostruosa.

Sembrava che il calore dei discorsi della palestra avesse eccitato anche il prete.

Santa merda, pensò Alfredo, che cazzo. Sarei felice di succhiare quel mostro, figa o non figa.
Ridendo Bruno disse: “Avanti Alfredo, succhia il cazzo a padre Tommaso. Scommetto che lo vorresti!”
Il viso di Alfredo divenne paonazzo dall’imbarazzo, siccome non si aspettava che qualcuno lo prendesse sul serio, quando aveva detto che avrebbe succhiato il maritino della donna eccitante.

Ma si trovava lì che praticamente sbavava alla vista dell’enorme cazzo del parroco.
Più tardi nello spogliatoio, tutti si erano vestiti e se ne erano già andati tranne padre Tommaso e Alfredo.
“Alfredo, ho visto l’imbarazzo che stavi provando, quando i ragazzi ti hanno suggerito scherzosamente di succhiarmi il cazzo, ma ho avvertito un’urgenza da parte tua durante il calvario. E così ho pensato che forse vorresti succhiarmi davvero. Dico giusto?”, chiese il buon padre.

“Padre, non ho mai succhiato un cazzo in Continua a leggere…