La revisione del mio portfolio finanziario si trasforma in un interessante incontro che sfocia in un fantastico pompino da parte di una donna matura.
Per esigenze di lavoro, ho affittato un piccolo ufficio direzionale per la mia attività in centro città ed è lì che ho conosciuto la mia vicina di ufficio Gianna, che è una signora anziana, un po’ strana, ma molto carina.
Si rivelò una persona molto interessante dopo averla conosciuta, soprattutto dopo che l’ho sentita parlare con se stessa attraverso il muro condiviso dei nostri due uffici.
Dopo un anno circa di chiacchiere con lei e soprattutto dopo aver conosciuto la sua metodologia di investimento, decisi di lasciarle investire parte dei miei soldi. Gianna ed io diventammo amici, e di tanto in tanto uscivamo a bere una birra dopo il lavoro.
Di certo aveva più anni di me, direi che poteva andare per i sessanta e un giorno, decidemmo di uscire per un paio di drink, la sera seguente. Il giorno dopo, vidi Gianna arrivare in ufficio.
Era davvero bella, e notai che sembrava che avesse perso peso. Aveva una bella gonna al ginocchio, una camicetta molto elegante con una giacca e scarpe rosse con i tacchi che non erano così classiche, come lei normalmente indossava.
Non aveva mai indossato niente che non fosse un abbigliamento classico. Sembrava fosse appena andata dalla parrucchiera e aveva addirittura anche il rossetto, che non metteva quasi mai.
La giornata giunse al termine, e dopo che Gianna concluse una lunga e irritante telefonata, si fermò sulla soglia del mio ufficio e disse: “Beh, spero che tu sia pronto per una birra, io lo sono e non vedo l’ora“. Le dissi che ero pronto anche io, giusto il tempo di spegnere il Pc.
La raggiunsi nel suo ufficio e le chiesi dove volesse andare. Lei rispose: “Potremmo andare nel locale qui vicino a piedi, così posso lasciare le mie cose qui e poi tornare a prenderle“. Mentre mi stava diceva questo, si stava strofinando il collo, come se fosse rigido.
Le dissi: “Sei sicura di voler ancora andare? Sembra che tu sia un po’ stanca e a disagio”. Rispose: “Oh no, ho bisogno di un drink. Questo cliente mi sta facendo impazzire“.
Entrai nel suo ufficio verso di lei, dicendo: “Hai il collo rigido? Posso risolverlo se vuoi. Sono piuttosto bravo a fare i massaggi“. Sorridendo lei rispose “Mi sembra un’ottima idea“.
Così, mi posizionai dietro di lei e le feci un bel massaggio al collo per circa cinque minuti. Sembrava che le piacesse, e a volte, inclinava la testa all’indietro con gli occhi chiusi e apriva un po’ la bocca.
Stavo guardando in basso verso di lei, e per qualche motivo iniziai a fantasticare su di lei, mentre mi faceva un pompino. Quando finii, mi disse: “Wow, è stato fantastico davvero, grazie! Se io fossi più giovane probabilmente avresti la mia autorizzazione ad andare oltre“.
Chiudemmo a chiave gli uffici e ci avviammo al pub accanto. Ordinammo un paio di birre, qualcosa da sgranocchiare e abbiamo iniziato a chiacchierare dei mercati e di altre cose. Dopo aver buttato giù quelle birre, ordinammo un altro giro.
Gianna ad un certo punto si scusò e andò al bagno. Quando tornò, notai che si è rinfrescata il rossetto. Parlammo per un po’ a lungo mentre finivamo le nostre bevande. Continuavo a guardarle le labbra e mi chiesi come si sarebbero sentite avvolte intorno al mio cazzo.
Pensai tra me e me: ”Scommetto che con quella bocca sarebbe in grado di farmi un gran bel un pompino”.
La cameriera ci portò il conto e io mi accinsi a pagare. Gianna disse: “Avresti dovuto far pagare a me il conto, soprattutto dopo quel meraviglioso massaggio al collo”.
Ci alzammo per andarcene, ma Gianna sembrava un po’ brilla e si stava agitando nel mentre che cercava la sua borsa.
Fuori stava facendo buio e mentre stavamo per uscire disse: “Faresti meglio ad aggrapparti a me, mi sento come se stessi per cadere“.
Afferrai la sua mano e tornammo in ufficio. Entrando le chiesi: “Sei sicura che riesci a guidare?“. Rispose: “Si, si me ne vado tra poco“. Le chiesi: “Come va il tuo collo?” Rispose: “Meglio, metterò del ghiaccio quando torno a casa“. Le richiesi: “Vuoi che te lo massaggio di nuovo?“.
Lei rispose ironicamente: “Certo, se hai un po’ di tempo per una donna matura“. Sorrisi dicendo: “Ma dai che dici, non sei una donna matura, stai benissimo!“. Dicendo questo, mi avvicinai a lei come prima, e iniziai a massaggiarle di nuovo il collo.
Sembrava le piacesse e io stavo massaggiando in profondità, infilando di tanto in tanto i pollici sotto la camicetta e dando un’occhiata al suo reggiseno di pizzo. Sicuramente immaginava che stavo sbirciando quella sua zona.
Quando finii, si alzò in piedi e mi disse, “Sai, sei un uomo molto bello“. Non sapevo davvero cosa dire se non: “Grazie, è bello sentirselo dire“. E lei “Ti sembrerà un po’ strano, ma ho sempre voluto baciarti. Posso baciarti?“.
Così, prima che potessi dire qualcos’altro, si protese verso di me e mi diede un bacio. Siamo rimasti lì per un po’ continuando a baciarci. Mi sembrò un po’ imbarazzante essere lì con il mio agente finanziario, ma ci stavamo divertendo. I nostri baci si stavano intensificando e le nostre lingue si stavano succhiando a vicenda.
Mi mise le mani sulle guance e mi disse con fare sensuale: “Come vorresti che ripagassi il tuo massaggio al collo?“. Io risposi :”Cosa avresti in mente?“. Cosi mentre mi stava mettendo le mani in mezzo alle gambe mi disse: “Ti piacerebbe se ti succhiassi il Continua a leggere…