Le due amiche, ex cheerleaders si rivedono dopo tanti anni e passano la serata con il marito di una delle due. Dopo questa serata, Bettina desidera condividere il marito dell’amica Silvia più spesso.
“È stata una cena meravigliosa, tesoro” disse Carlo mentre spingeva la sedia indietro dal tavolo e si alzava per spreparare. “Perché non prendete la bottiglia di vino e andate a rilassarvi in salotto? Pulisco io.“
Iniziò a raccogliere i piatti dalla tavola. “Non c’è bisogno di farlo, tesoro” rispose Silvia. “Sono sicuro che tu e Bettina avete discorsi da recuperare” ribattè. “Mi ci vorranno solo pochi minuti e non sarà in pericolo la mia mascolinità” continuò Carlo.
Bettina rise. Rideva timidamente per ogni cosa che Carlo diceva, da sempre. Carlo si godeva sempre l’attenzione e continuava a cercare di dire cose divertenti per farla ridere. Era diventata poi, più civettuola, dopo che lei e Silvia avevano iniziato la seconda bottiglia di vino.
“Dubito che ci sia qualcosa che possa nuocere alla tua virilità” disse Bettina. “Voi due! Uscite di qui!” ordinò alle due donne. Versò l’ultima goccia della seconda bottiglia nei loro bicchieri e la mise accanto alla prima sul bancone.
“Ho conservato le mie divise sai?” disse Silvia, alzandosi e prendendo il suo bicchiere di vino. “Scommetto che ci entri ancora” disse Bettina. “Hai sempre un bel fisico Silvia.” “Ne dubito” rispose Silvia. “Sembro quasi una balena, tu piuttosto, sei bella come ai vecchi tempi.“
Le due si incamminarono nel corridoio con i loro bicchieri di vino in mano. Silvia aprì la porta della stanza degli ospiti e andò all’armadio. Si avvicinò e tirò fuori una delle divise ricoperta di plastica trasparente. La tenne sospesa davanti a sé.
“Oh mio Dio!” esclamò Bettina. “L’ho sempre amata.” “Anch’io!” replicò Silvia.
“Ci stava davvero bene. Eravamo le più sexy, non è vero?” Si mise a ridere e Bettina si unì a lei. “Ragazza, ci puoi scommettere” disse Bettina. “Penso che ti starà ancora bene.”
“No. Sarebbe così imbarazzante se non mi entrasse” rispose Silvia. “Ti starà bene” le assicurò Bettina. “La provo, solo se la provi anche tu” disse Silvia. “Niente di quello che hai andrà bene a questa vecchia babbiona” obiettò Bettina. “Sei più magra di me” rispose Silvia. “Scommetto che sei grande come me al college.“
Tirò fuori altre tre divise e le tenne sospese. Ridacchiarono mentre ammiravano ciascuna divisa dei vecchi tempi in cui facevano le cheerleaders. Silvia ne scelse una e la consegnò a Bettina. “Te lo dico io, non mi starà bene” obiettò Bettina.
“Beh, se vuoi che ne provi una io, allora dovrai provarla anche tu” disse ragionando Silvia. Cominciò a ridacchiare. “Mettiamole su e andiamo a fare un numero per Carlo.” “Sarebbe divertente!” Bettina accettò. Risero insieme al programma appena fatto. “Oh mio Dio, spero di riuscire ad entrare in questa cosa.“
“Su svelta, cambiati e ci vediamo in corridoio e prepariamo qualcosa per Carlo” disse Silvia. Prese la divisa e attraversò il corridoio per andare in bagno dove la indossò.
La gonna rosso acceso con rifiniture bianche e il top rosso che si fermava pochi centimetri sotto il seno le andavano ancora bene, anche se il top era un po’ più aderente sul seno.
Era bello sapere che l’unico posto in cui era ingrassata era nel seno. Guardò in fondo al corridoio verso la cucina mentre usciva dal bagno. Carlo era ancora in cucina. Scivolò silenziosamente attraverso il corridoio ed entrò nella stanza degli ospiti. Spinse la porta Continua a leggere…