Un trio con mia moglie e il mio migliore amico mi era sembrata un’idea divertente, subito…ma poi…
La storia che vi sto per raccontare si basa su un evento reale della mia vita. La sto condividendo per mettere in guardia gli altri mariti come me, dai pericoli in cui si può incorrere a spingere i propri desideri sessuali troppo in là.
I risultati di tutto questo potrebbero essere più difficili da gestire di quanto possiate immaginare. Lasciatemi iniziare raccontandovi un po’ di me. Sono un uomo di 37 anni, attualmente sposato con una donna bellissima, Giovanna.
Ci siamo sposati nel 2002 dopo essere usciti insieme per circa 3 anni. Avevamo un ottimo feeling e molti interessi in comune. Eravamo amanti della vita e di tutto ciò che essa aveva da offrire. Abbiamo viaggiato molto durante il nostro lungo fidanzamento. Ci piacevano le cene raffinate e il buon vino.
Dopo qualche appuntamento, abbiamo scoperto che ci piaceva fare sesso ed avevamo un buon affiatamento. Ma è qui che le nostre somiglianze hanno cominciato a finire. È una situazione complessa. Cercherò di spiegarlo nel modo più semplice possibile.
Io sono una persona sessualmente avventurosa. Mia moglie al contrario non lo è stata affatto, nei primi due anni in cui l’avevo conosciuta. Lo scoprii presto, con mio grande sgomento.
La sua idea di rapporto sessuale era l’uomo sopra, la donna sotto, o di fronte all’uomo. Questo era tutto. L’uomo secondo lei dovrebbe saltarle sopra, pompare il suo cazzo in lei e sborrare. Semplice e al punto.
Ciò che fu ancora più sorprendente fu che, anche dopo che stavamo insieme da due anni, non si lasciava scopare senza preservativo. Lei prendeva i contraccettivi, ma si rifiutava comunque di farmi avere un orgasmo dentro di lei. Era una cosa molto strana. Mi sembrava che avesse una strana fobia per l’orgasmo di un uomo.
Ricordo che stavamo facendo sesso una volta, all’inizio della nostra relazione, quando il preservativo che usavo si ruppe mentre ero dentro di lei. Capii subito cosa stava succedendo perché la mia sensibilità era aumentata in quanto non c’era più il sottile strato di lattice tra il mio pene e l’interno della sua figa.
Pensai di fermarmi a prendere un altro preservativo. Ma, ad essere onesti, la sua figa si sentiva così bene che non volevo fermarmi. Così continuai a scoparla fino a quando il mio orgasmo è scoppiato dentro di lei. Quando ebbi finito di sborrare, notai lo sguardo perplesso sul suo viso.
Le chiesi se andava tutto bene. Lei mi chiese se indossavo il preservativo. Ero perplesso che me lo chiedesse, perché non avevo idea che avrebbe notato la differenza. Le dissi che avevo usato il preservativo e tralasciai di dirle che si era rotto.
Quando tirai fuori il mio cazzo dalla sua figa, feci finta Continua a leggere…
Bello!
E interessanti le considerazioni finali.
Superare certi limiti significa essere disposti a subire qualche effetto collaterale…
Ma se si è disposti a ‘giocare insieme’ anche gli effetti collaterali possono diventare una fonte di ulteriore piacere.
Il marito ha scoperto (e non l’ha ancora confessato a se stesso) di amare la moglie di un amore piuttosto possessivo. Ora che la frittata è fatta non gli rimane che avviare un percorso di conversione dei suoi sentimenti verso la moglie: meno gelosia e più altruismo.
Ha il vantaggio che la moglie è comunque con lui. Deve solo capirlo! E per capirlo deve parlare e parlare sinceramente.
Se non lo fa, rischia brutto. Non nell’immediato, ma sicuramente nel tempo.