I ricordi di gioventù quando il giovane motociclista sperimentò la sua prima avventura omosessuale.
Ora che sono in un’età avanzata, mi piace a volte ripensare alla mia giovinezza.
Da giovane ero alto e di bell’aspetto. Dev’essere stato nel 1959 o negli anni ’60 che partii da San Francisco sulla mia vecchia motocicletta Harley Davidson.
La Harley si ruppe sul molo di Santa Monica ed ero troppo al verde per acquistare le parti per ripararlo. Feci amicizia con John e Anna, che possedevano il Tropical Cafe. Mi diedero da mangiare deliziosi hamburger e tutto il caffè che potevo bere.
Un giorno mentre stavo facendo un giro nei paraggi, attirai l’attenzione di un uomo più vecchio di me molto simpatico. Non era poi tanto vecchio, forse sulla quarantina, ma per un ragazzo di diciassette anni sembrava chiaramente vecchio.
Artur, questo era il suo nome, era un veterano della Guerra di Corea e aveva una piccola pensione di invalidità dall’esercito. Iniziammo a chiacchierare e ci siamo piaciuti da subito. Quando gli dissi che ero al verde e senza un tetto, mi invitò a condividere il suo minuscolo appartamento in uno dei fatiscenti hotel che fiancheggiavano il Tropical Cafè. Accettai con gratitudine la sua gentile offerta.
L’appartamento aveva le dimensioni di una piccola stanza d’albergo, ed era quello che era in realtà. Iniziai a rendermi conto che il mio nuovo amico e benefattore poteva essere gay, quando mi disse che avremmo Continua a leggere…