La vita del camionista ha di sicuro i suoi piaceri. Specialmente quando alla moglie piace sia il cazzo sia la figa.
Mi chiamo Francesco, sono un cukold. faccio il camionista e mia moglie Diana a volte viene con me durante i miei lunghi viaggi. Diana è una donna minuta, ben messa e carina. Ovunque andiamo attira sempre molta attenzione. Mi piace la malizia che ha nel nostro rapporto.
Siamo sposati da circa dieci anni e abbiamo una vita sessuale molto felice, ma ogni tanto entrambi abbiamo voglia di qualcosa di diverso. Siamo molto rispettosi l’uno con l’altro ma siamo anche aperti mentalmente sul sesso e ci piace divertirci un po’. Tempo fa chiesi a Diana se non avesse mai fatto una cosa a tre e la risposta fu uno sguardo gelido.
Dopo poco mi chiese se volevo fare una cosa a tre. “No” le dissi “Sono solo curioso… Più o meno…”. Le raccontai che a volte la vedevo guardare le altre ragazze ogni volta che ci fermavamo in qualche posto, quindi ero curioso del perché lanciava queste occhiate alle altre donne. “Le donne mi intrigano, non tanto in modo sessuale, ma in generale” rispose.
Poi un giorno, durante un viaggio tra Italia e Francia, incontrammo una ragazza che faceva autostop da sola e la prendemmo sul camion con noi. Una cosa tira l’altra e così Diana e la ragazza finirono dietro nella cuccetta. Sentivo il rumore e io quasi non riuscivo più a guidare. Sentivo i loro gemiti di piacere e ogni tanto il groviglio di gambe femminili, mi si presentavano sotto agli occhi.
Ad un certo punto Diana sbucò dalla cuccetta tutta arrapata. Aprì il vano portaoggetti dal lato passeggero e afferrò lo strapon. Non vi dico la mia eccitazione. Glielo avevo regalato qualche mese fa e oggi finalmente, si era decisa ad usarlo.
Dopo aver salutato e fatto scendere la ragazza dissi a Diana che la prossima volta volevo guardare. “Può darsi” disse lei “la prossima volta puoi fermarti e unirti a noi”. “Forse, dovrei proprio farlo” ribattei. Ho deciso così di scrivere e rendere pubblica la storia su un sito di racconti erotici, anche se Diana all’inizio era imbarazzata, ma le assicurai che avrei cambiato i nomi e nessuno avrebbe mai saputo chi eravamo.
Questo la rassicurò. Poi una notte, mentre eravamo fermi in un’area di sosta, Diana mi chiese se non avessi mai letto storie o racconti erotici di un certo Beppe e quando le risposi di si, rimase sorpresa. Entrambi fummo sorpresi che ci piacessero le stesse storie. “Pensi che siano vere?” mi chiese Diana.
“Non ne ho idea, ma mi piace lo stile dell’autore” risposi. Discutemmo sul fatto che fosse uomo o donna dal momento che l’autore sembrava scrivere da entrambe le prospettive.
Senza dire nulla a Diana, scrissi a Beppe dei nostri racconti preferiti, dicendo che ero un camionista e che spesso facevo viaggi lunghi con mia moglie e leggevamo i suoi racconti. Non mi rispose per diversi giorni, finché un giorno trovai la sua mail.
Mi chiese se potevo inviargli una foto di mia moglie e chiesi lo stesso a lui. Fui sorpreso di vedere che era un uomo sulla cinquantina ben curato e dall’aspetto professionale. Mi rispose non appena ricevette la foto di Diana “Santo Cielo, che gnocca è tua moglie!” non mi stava dicendo nulla che già non sapessi. Ho sempre avuto il desiderio di vedere Diana mentre si scopa un altro uomo.
Chiamatemi strano ma penso che sia fantastico e molto eccitante. Diana è una esibizionista, le piace mettersi in mostra, scopa alla grande e in più ama le sfide. Un giorno eravamo in spiaggia e la sfidai a farsi notare da un gruppo di ragazzi, mentre si masturbava con il vibratore rosa. Non solo si fece notare, ma si fece anche baciare e toccare.
Indossava sempre gonne o jeans attillati, solo per attirare e vedere la reazione che suscitava ad ogni sosta dei camion. Il nostro autore preferito continuava a pubblicare cose che ci piacevano e noi eravamo sempre più incuriositi.
Leggevamo assiduamente ogni cosa che pubblicava. “Dovremmo incontrarlo un giorno” sbottai un giorno dopo aver finito di leggere un suo racconto. “Queste storie sono dannatamente erotiche”. “Non credo proprio che sia il caso”, rispose Diana.
“La gente fa questo come hobby, ma scommetto che non accetterebbe mai un incontro” disse. E poi sarà sicuramente un ragazzino arrapato nel suo garage di casa.
“Non so ma ho la sensazione che questo ragazzo potrebbe accettare” dissi. Diana scoppiò a ridere. “ Se fosse un bel fustacchione e non fosse male, potresti scatenare qualcosa di selvaggio in me”. “Dovrai farmi assistere allora!” dissi.
“Vuoi dirmi che non faresti una cosa a tre con me e un altro?” ribatté Diana.
“Mi dispiace” risposi “Ma non voglio stare con altre palle sudate vicino alle mie, mi accontento di guardare”.
Diana rise e disse: “Ma se fosse una ragazza le staresti addosso?”.
“In un battibaleno!” risposi.
“Lo sai sono un uomo…”
Passarono alcuni giorni e con nostra fortuna, una delle prossime fermate, era nella zona dove viveva il nostro autore preferito.
Gli mandai un messaggio e gli chiesi se era d’accordo per incontrarci per un pranzo o una cena con me e Diana. Lui era online e mi rispose inviandomi il suo numero Continua a leggere…