Giochi di ruolo con un uomo d’affari maturo

Cowgirl

Il migliore e sfacciato gioco di ruolo che abbia mai avuto con un uomo d’affari tedesco.

Noi modelle cerchiamo sempre di mantenere un buon rapporto con i nostri clienti. Così, riceviamo sempre inviti per feste private, eventi aziendali di successo o di business.

Non so cosa pensino le persone normali dei ricchi uomini d’affari che si vestono con abiti e cappotti firmati, che parlano solo di numeri e quote di mercato.

Ma lasciate che vi dica una cosa: sono loro, quelli che in testa hanno le migliori fantasie e perversioni. Organizzano queste feste e finiscono sempre per scopare con le belle ragazze che frequentano.

Non possono certo essere biasimati, in quanto spendono una notevole quantità di tempo per il loro lavoro e quindi a volte compromettono la loro vita personale e il sesso tradendo le loro mogli.

La maggior parte di questi uomini sono divorziati in quanto sono rare le donne che potrebbero capirli e stare con loro. Altri hanno pure mogli passive. Sono esseri umani con la voglia di soddisfare i loro bisogni sessuali.

Non tutti cercano troie per essere soddisfatti e quindi in queste feste hanno l’opportunità di flirtare e attirare belle ragazze e mettere in pratica i loro istinti da playboy.

I contatti e le influenze di alto livello sono parte integrante della carriera di una modella e quindi vi garantisco che quasi tutte le modelle vanno a letto con questi uomini d’affari.

Lasciatemi essere molto chiara, che alla base non c’è alcuna costrizione i ricatto, è tutto volontario. “Se vuoi, puoi dormire con loro e prenderne i benefici. Oppure semplicemente te ne vai e non rimani”… È così semplice.

Non mi vergognerò ad ammettere che sono andata a letto con qualche uomo d’affari e ho avuto delle esperienze meravigliose da queste avventure. Questa storia parla di un’esperienza perversa che ho avuto con un uomo d’affari maturo tedesco. Per brevità, lo chiamerò Ivan.

Ivan era il presidente di diverse aziende in Europa centrale e orientale, che comprendeva una rivista di moda che promuove abiti esotici. Volevano fare un progetto sui Sari indiani e così si appoggiarono alla mia agenzia. Mi fu assegnato il compito di coordinare con lui il lavoro.

Dopo alcuni colloqui telefonici ci incontrammo finalmente a Milano, per i dettagli finali prima della firma del contratto. Sembrava una persona distinta e intelligente, abbigliamento formale, leggermente brizzolato, sembrava sulla quarantina, un bel fisico e alto circa un metro e settanta.

Uomo di affari maturo

Era molto professionale e parlammo del progetto. Parlavo con lui in qualità di stilista. Gli mostrai alcuni dei miei lavori e solo a quel punto lo informai che io ero anche una modella. A quel punto insistette perché io facessi anche da modella al suo servizio fotografico.

Così fui assegnata anche come modella e volai in Germania per un servizio fotografico di due giorni. Il primo giorno le riprese erano all’aperto in un giardino e il secondo erano all’interno di uno studio di Monaco di Baviera.

Lui era lì sul posto il primo giorno ed ebbimo una breve conversazione. Il secondo giorno si presentò quando stavamo terminando il servizio fotografico. Me lo vidi proprio lì dietro al cameraman mentre scattava le ultime foto. Indossavo un Sari di seta liscia arancione e una camicetta dorata. Mi si avvicinò e mi disse che mi stava benissimo.

Mi chiese di posare per alcuni selfie con lui. Infine mi chiese quando sarei ripartita e io risposi che il mio volo era prenotato per l’indomani nel pomeriggio. Immediatamente mi invitò a una festa che stava organizzando quella sera e io accettai senza pensarci due volte.

Mi diede il numero di uno dei suoi autisti e mi chiese di chiamarlo non appena fossi stata pronta, in modo da venirmi a prendere all’hotel dove alloggiavo.

Mi chiese inoltre se potevo indossare lo stesso identico Sari che indossavo nel servizio fotografico. Dal momento che sapevo bene cosa succedeva a queste feste, sapevo che se avessi voluto, quella notte avrei scopato. Era passato un po’ da quando avevo fatto sesso l’ultima volta e una rinfrescata alla passerina con lui mi sarebbe tornata molto utile.

Così decisi che se mi avesse proposto di scopare, avrei accettato. L’unico dubbio era se sarebbe stato con lui o con qualche altro ragazzo. Raggiunsi la mia camera d’albergo, feci un bel bagno e spruzzai il mio profumo francese preferito su tutto il corpo.

Indossavo mutandine rosa e dato che dovevo indossare una camicetta scoperta sulla schiena, non misi il reggiseno. Come da sua richiesta, misi lo stesso Sari arancione e la camicetta dorata, trucco seducente, rossetto rosso, tacchi neri.

Chiamai il suo autista dicendo che in cinque minuti ero pronta. Non ci vollero più di dieci minuti per raggiungere il locale dove era stata organizzata la festa. Entrai e mi misi a cercarlo tra la folla, mi offrirono un drink di benvenuto mentre lo vidi tra la gente.

Si avvicinò e per la prima volta mi abbracciò. In tutte le precedenti occasioni c’erano state solo strette di mano professionali.

Mi presentò ad alcuni amici come rappresentante della mia agenzia e ne fui sopraffatta. Molti di loro, vecchi, mi abbracciarono con la scusa di toccarmi la pelle. Lui dovendosi prendere cura dei suoi ospiti mi lasciò sola alcuni minuti con la sua segretaria, una donna dell’Europa dell’Est. Lei fu gentile con me e non mi fece annoiare.

Finalmente arrivò il momento della cena e subito dopo lui la chiamò. Mentre rimasi sola, alcuni vecchi amici suoi iniziarono a flirtare con me. La segretaria tornò da me e accompagnandomi in una zona più riservata mi disse che aveva una richiesta da parte del suo capo. Ovviamente la richiesta era per una botta e via nel suo chalet, risposi di sì.

Mi diede istruzioni, un’auto mi aspettava sul retro e io obbedii. Dopo un viaggio di circa dieci minuti, l’autista si fermò in un posto isolato e mi disse che Ivan mi avrebbe raggiunta presto. Così fu.

Ivan prese la guida dell’auto e congedò l’autista. Mentre guidava mi disse che garantire riservatezza e discrezione per lui era di primaria importanza e per questo aveva fatto lo scambio di auto.

Durante il tragitto mi parlò della sua vita privata, della sua moglie passiva e dei due figli adulti. Non potevo crederci, quando mi disse che aveva 55 anni.

Mi disse che era molto tempo che non faceva sesso ed era molto contento di questo incontro. Gli chiesi quando aveva deciso di fare questa cosa con me e mi rispose che dopo avermi vista con il Sari, si era eccitato tantissimo e mi voleva. Io pure ammisi che era da tanto tempo che non facevo sesso e lui disse “ Vedrai, questa sarà un’esperienza meravigliosa per entrambi”.

Lasciò la strada principale e si diresse verso una stradina ripida in mezzo alla foresta. Chiesi come mai aveva uno chalet in un posto così isolato e lui mi disse che era per i suoi giochi e che ne avrei scoperto di più, quando saremmo stati lì. Raggiungemmo infine lo chalet che era quasi in cima alla collina.

Non c’era nessuno in giro e io ero così dannatamente eccitata. C’erano luci accese in tutto lo chalet ed io ero molto curiosa. Appoggiò le mani sulle mie spalle mentre mi accompagnava dentro.

Ad aspettarci sulla porta, c’era un ragazzo, Huber, che aumentò la mia curiosità. Era un giovane caucasico di corporatura media e capelli castani, un po’ più basso di me.

Ivan gli diede alcune istruzioni in tedesco. Mi disse poi che era il ragazzo che si prendeva cura dello chalet. Poteva permetterselo, poiché era molto ricco. Ivan mi ordinò di seguire Huber, mentre lui andava rinfrescarsi. Entrammo e vidi con sorpresa che Huber aveva preparato da bere per me.

Mentre bevevo mi guardai in giro e mi stupii di come era stato ben progettato e organizzato l’edificio. Le cose giuste nel posto giusto, molto chic, arredato con gusto e soprattutto ben organizzato per fare sesso. C’erano quattro camere da letto in totale di cui una dedicata al BDSM.

Quella camera aveva un grande letto con un lenzuolo di velluto nero, un supporto in legno per legare una ragazza in diverse posizioni e c’erano tutti gli strumenti e giocattoli del mondo. Avevo una forte convinzione che la mia sessione sarebbe stata in quella stanza e sarebbe stata una sessione BDSM.

Stanza BDSM

Dal momento che non ho mai avuto un’esperienza BDSM prima, ero eccitata, ma allo stesso tempo un po’ spaventata.

Dopo un giro completo, tornammo alla sala e Ivan scese poco dopo.

Si era cambiato gli abiti, indossava una stravagante maglietta gialla e dei pantaloncini viola.

Senza perdere tempo mi spiegò subito come voleva che si svolgesse la cosa.

Disse che non vedeva l’ora di fare sesso sfrenato con un gioco di ruolo ben preciso. Mi spiegò la trama. “Sei sposata con Huber e siete in luna di miele, pomiciate in camera da letto, io entrerò nella stanza, butterò Huber fuori dal letto e inizierò a fare sesso con te, mentre Huber rimarrà li a guardare”.

Era molto determinato mentre lo diceva. Sembrava un’idea diversa e ne ero molto entusiasta. Non era la stanza BDSM, ma un’altra grande stanza accogliente che aveva scelto per la sua storia.

Disse che sarebbe stata senza preservativo e che mi avrebbe dato una pillola contraccettiva dopo. Dal momento che conoscevo il nome di quella pillola, non mi preoccupai, anzi ero eccitata all’idea di dar vita alla trama di Ivan.

Io e Huber entrammo nella stanza e chiudemmo la porta, senza bloccarla del tutto. Iniziammo con un succoso Continua a leggere…