La fame della piccola schiava

La fame di orgasmi

La piccola schiava ha fame di orgasmi ma il suo Padrone la fa venire quando vuole lui.

Era mattina presto, prima che il sole raggiungesse l’apice sopra l’orizzonte, mi svegliai con una mano grande e calda che mi accarezzava l’anca, lasciando una scia di pelle d’oca sulla pelle.

Le dita scorrevano lentamente sul mio fianco, sopra la curva della vita, e trovarono la carne del mio seno sinistro. “Mmmhhh” feci le fusa, agitandomi nel sonno. La sua bocca e il suo naso mi annusavano il collo, e la sua barba sul mento e sul labbro superiore grattava leggermente la mia morbida pelle.

Mi chinai all’indietro e lui gemeva tranquillamente mentre le sue labbra e la sua lingua calda esploravano la mia nuca. I baci e le leccate si spostarono da dietro il mio orecchio, giù per il collo e intorno alla clavicola, facendo ammorbidire e rilassare i miei muscoli.

Buongiorno, piccola” sussurrò, stringendo il mio seno con delicatezza, poi con più forza, mentre i gemiti di eccitazione mi sfuggivano dalla gola. Aspirò profondamente e mi strinse le braccia attorno al corpo, tirandomi forte. Il suo cazzo era premuto saldamente contro la mia schiena e sentii il suo calore irradiarsi attraverso di me.

Mordicchiò il mio orecchio e mi sussurrò di nuovo: “Vediamo quanto sei bagnata stamattina.” Le mie gambe, chiuse e rannicchiate verso il torso, caddero volentieri aperte e le mie anche ruotarono, così mi distesi sulla schiena, le ginocchia si spalancarono, in attesa dell’imminente tuffo delle sue lunghe e spesse dita tra le mie labbra scure e desiderose.

Mmmhhh che brava ragazza.” disse sorridendo. La stanza, che era completamente buia pochi istanti prima, ora gradualmente mostrava un po’ di luce, rendendo più facile vedere l’ampio contorno del suo corpo. Si avvicinò al mio fianco e la lunghezza del suo uccello duro mi premette contro.

Un attimo dopo sentii la calda perdita del suo precum sulla mia pelle e la mia fica iniziò a pulsare in attesa. “Ieri sera mi hai detto che avevi fame…” iniziò a dirmi.
Le dita sfiorarono pigramente la pelle tra i miei seni e scesero Continua a leggere…

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