L’ultimo giorno del torneo di golf e il favoloso 69 con la 4ª classificata.
Era l’ultimo giorno del torneo di golf, e come d’abitudine per concentrarmi visualizzavo per ogni buca tutte le donne con cui avevo fatto sesso e lo feci buca per buca, una dopo l’altra fino alla fine.
La giovane ragazza era finita dodicesima nella classifica, la donna con cui avevo scopato due sere prima, non finì molto meglio, al quarto posto.
Naturalmente disposi i loro nomi nella bacheca della classifica, ma non ero preoccupato perché non pensavo che sarei stato chiamato a “dare ripetizioni” a nessuna di loro.
Ma la coordinatrice mi trovò nel giardino che circonda il prato della buca finale. Con mia grande sorpresa, mi disse che la “quarta classificata” aveva chiesto una ripetizione dopo cena.
Ero felice di aiutarla, anche se sospettavo che sarebbe stata interessata solo ai miei servizi orali. Più tardi quella sera, mentre mi avvicinavo alla sua stanza, ridacchiai tra me e me, pensando che questo dava un significato completamente nuovo al termine “19ª buca“.
Dopo aver bussato varie volte alla sua porta, pensai di trovarmi nella stanza sbagliata, o forse non era ancora tornata, ma alla fine mi aprì. Aveva ovviamente appena fatto la doccia.
I suoi capelli erano avvolti in un asciugamano, ma per il resto sembrava pronta per uscire a cena.
Indossava un abito blu scuro che scivolava sulle sue splendide curve e il suo sorriso brillante mi tenne lontano gli occhi dal vagare nella sua lussureggiante scollatura.
Mi invitò calorosamente ad entrare, mi chiese di prepararle un drink e aspettarla mentre si asciugava i capelli. Tornò più radiosa di prima.
Evidentemente il 4° posto era di suo gradimento; il suo sorriso non vacillava mentre iniziava la nostra conversazione.
“Ti ho visto oggi al golf sul tratto della dodicesima buca, quindi so che sai il mio nome“, disse.
“Non voglio sapere il tuo, niente di personale, ma preferisco che i miei affari privati siano anonimi“.
“Non ho problemi per questo e sono solo lusingato che tu abbia chiesto di rivedermi”, confessai.
La sua voce sembrava genuina e il suo calore cominciava Continua a leggere…